TRA FONDAZIONE DEL SANTUARIO CAPPUCCINO, SCONTRI GIURISDIZIONALI E PROMOZIONE DEVOZIONALE
di Marco Rochini
L’articolo si propone di studiare il Volto Santo di Manoppello, velo custodito dal XVII secolo nel santuario dei cappuccini di questa piccola località, su cui è impressa l’immagine del volto di Gesù.
Nella prima parte della ricerca si è dedicata attenzione agli scontri giurisdizionali nati a partire dal XVII secolo tra i cappuccini, il clero secolare e le autorità civili di Manoppello riguardo al possesso del Volto Santo e al controllo delle pratiche devozionali e rituali che si svilupparono intorno a esso. Tali scontri sono proseguiti fino all’inizio del XX secolo. Lo studio di questi conflitti sviluppatisi entro la comunità di Manoppello permette di comprendere come in età moderna, ma le stesse dinamiche hanno fatto sentire i loro effetti sino all’inizio del Novecento, il sacro, e le pratiche devozionali in modo particolare, abbia costituito un formidabile strumento di legittimazione sociale e identitaria.
La seconda parte dell’articolo è stata riservata all’analisi dell’evoluzione della promozione della devozione al Volto Santo, di cui i cappuccini di Manoppello sono stati i principali artefici. Questa prospettiva di ricerca è stata condotta attraverso lo studio di alcuni testi pubblicati nel corso dell’età moderna e del periodico Il Volto Santo di Manoppello, pubblicato dai cappuccini a partire dal 1906. Tramite l’indagine di questa pubblicazione è possibile riscontrare l’evoluzione che, nel corso del XX secolo, ha conosciuto la promozione della devozione al Volto Santo.
Questo punto di osservazione permette di comprendere come il sacro non costituisca un asettico e immutabile sistema di funzioni rituali e di pratiche devozionali, bensì, al contrario, una dimensione avente una forte valenza civile, da cui deriva un potere legittimante sul piano sociale.
Rivista di Storia della Chiesa in Italia, 2020, n. 1, p. 99-124