“Gesù è grande”

 

Domenica 15 gennaio, al santuario di Manoppello è stata fatta un’ostensione straordinaria del Santo Volto con una breve processione e la benedizione dal sagrato per implorare la clemenza di Dio sulla terra e sugli uomini. Nel desiderio dei promotori dell’iniziativa questa potrebbe divenire la terza festa annuale del Volto Santo.

La data scelta, la seconda domenica dopo l’Epifania, coincide con la festa dell’ostensione medievale della veronica romana istituita nel 1208 da papa Innocenzo III. Sottolinea il nesso tra il velo di Manoppello e la veronica anche la scelta di far presiedere la messa e la benedizione a mons. Americo Ciani, canonico di San Pietro. I canonici di San Pietro sono infatti preposti all’ostensione della reliquia romana dalla balconata di San Pietro la quarta domenica di Quaresima. L’insistenza può sembrare ardita dato che, nei quasi vent’anni dalla conferenza stampa in cui padre Pfeiffer ha ipotizzato la coincidenza tra la veronica romana e il velo abruzzese, non risulta che sia stato ancora trovato alcun documento che supporti l’ipotesi o che indichi una traccia di ricerca.

Eppure a me sarebbe piaciuto poter scendere a Manoppello.

Come Giampiero Parete che, quando sua moglie e i suoi i figli sembravano perduti sotto una montagna di neve e detriti a Rigopiano, disse: “Gesù è grande e spero che li ritrovino vivi”, anch’io penso che di fronte alle tragedie alle malattie alla confusione e al male la cosa migliore che possiamo fare è stringerci attorno a Gesù, volto della misericordia del Padre.



Questa è la preghiera di padre Carmine per implorare la misericordia del Padre

«O Dio creatore, noi crediamo che tu sei nostro Padre e che ci vuoi bene, tu sei il Dio della vita: tuttavia ci sentiamo smarriti, impotenti e tentati di cedere alla rassegnazione e al pessimismo di fronte alle calamità naturali, le quali ci ricordano che non siamo noi ad avere il potere sulle cose, che basta poco perché tutto ciò che abbiamo costruito possa cadere e disfarsi.

Ridesta in noi la speranza, rendici pensosi e saggi davanti al mistero della vita e della morte.

O Volto Santo di Gesù, volgi il tuo sguardo benigno e misericordioso verso di noi e ascoltaci! Ti ricordiamo i fratelli e le sorelle dell’Italia Centrale e di altre parti del mondo che sono stati colpiti dal terremoto, infondi in loro il tuo Spirito di luce perché possano affidarsi al tuo amore. Dona loro cuore e braccia forti perché possano ricostruire il futuro con coraggio, energia e speranza. Fa’ che le nostre lacrime non siano espressione né di amarezza né di ribellione, ma di abbandono fiducioso al tuo amore di Padre e associa alla Pasqua del tuo Figlio i nostri fratelli e sorelle defunti, certi che chi muore in Cristo in lui risorgerà.

Proteggi i tuoi figli da ogni male e aiutaci a compiere scelte giuste, rispettose della natura e della verità delle cose. Amen.»