
Ricerca di Raffaella Zardoni sul vero volto di Cristo
Perché l’uomo di oggi mostra interesse nello scoprire il vero volto di Cristo? Che sguardo aveva? Era bello? Queste sono solo alcune delle domande che hanno animato l’incontro-dibattito “Per amore degli uomini. Il Volto Santo nella storia” che si è svolto nell’Aula Magna del Seminario di Cagliari. La partecipazione di centinaia di persone, soprattutto giovani, è stata la conferma di un interesse che nei secoli non è venuto meno. La relatrice Raffaella Zardoni (per gli amici Coki) disegnatrice, collaboratrice della San Paolo che ora è impegnata nella realizzazione in 3D dei modelli storici delle grandi Basiliche (per la Custodia di Terra Santa), da diversi anni insieme ai suoi collaboratori ha dato vita ad un movimento “VeronicaRoute” che ad oggi raccoglie 4000 opere artistiche e letterarie, presenti in Europa e nel mondo, inerenti alla veronica romana, il sudario conservato in San Pietro con l’immagine del vero volto di Cristo.
In Sardegna finora ne sono state segnalate tre. Nella relazione accompagnata dalla proiezione di immagini raffiguranti opere artistiche la Zardoni ha posto l’accento sul fatto che “diventando uomo Cristo ha dato dignità all’alterità e ha fatto sì che lo sguardo tra gli uomini diventasse il luogo dell’incontro con il divino”. Eppure sottolinea che “nelle nostre chiese è raro vedere il volto di Cristo”, ma tutti vorremmo vedere il suo vero volto perché è profondamente umano che “il volto per illuminarsi ha bisogno di accogliere uno sguardo”. Nel dibattito, moderato da don Felice Nuvoli, lo studio icononografico è stato motivo per approfondire l’incontro umano con Cristo. La Zardoni ricorda come uno dei momenti più significativi della sua crescita nel cristianesimo è stato quando ha sentito don Giussani dire che “l’umano inizia quando un uomo dice ad un altro uomo vieni con me, Matteo seguimi”. “Il rapporto – commenta- è proprio l’inizio della consistenza, di una vita piena, bella, dignitosa”. Insomma l’impressione è stata di non essere “fuori del tempo, ma nel tempo” per parafrasare un noto poeta inglese.
Nuovo Cammino, Numero 7 (495) Anno 23 (70) Domenica 15 aprile 2018.